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Energia nucleare
Un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte nucleare sfrutta l’energia liberata da particolari reazioni nucleari per ottenere una quantità di calore usata per generare del vapore che viene fatto espandere in una turbina meccanica connessa ad un alternatore. Gli impianti nucleari attualmente fanno avvenire delle reazioni fissione di elementi pesanti (generalmente Uranio arricchito).
La fissione dei nuclei porta alla formazione di altri elementi molto radioattivi, incompatibili con la vita umana i quali necessitano essere confinati entro particolari contenitori anche per decine di migliaia di anni (scorie radioattive).
LO SAPEVATE VOI CHE ESISTE UN'ALTERNATIVA MIGLIORE ALL'URANIO,
PER IL NUCLEARE?
Nell'infinita discussione sulla scelta della migliore fonte energetica il premio Nobel Rubbia (1984 Nobel per la fisica) si schiera: dopo aver spiegato che l'uranio (la "benzina" del nucleare) si esaurirà in 35-40 anni, e aver stroncato senza pietà il cosiddetto "carbone pulito", lancia il nucleare al torio. Non esiste infatti un nucleare (con l'uranio) sicuro, visto che le scorie peraltro non sono smaltibili. E qui viene la proposta di un nucleare innovativo: usare il torio, elemento abbondante in natura, per alimentare un amplificatore nucleare. Un acceleratore che non provoca reazioni a catena, non produce plutonio e, soprattutto, da esso non è possibile ricavare alcuna bomba. Così facendo si spezzerebbe ogni ambiguità tra nucleare civile e militare.