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Ho avuto la fortuna di vivere con mia Nonna da bambina, ma anche negli ultimi anni della Sua vita. La giovialità e l'allegria erano nostre compagne, ma non mancavano di certo gli attimi di "forza di carattere" che ci facevan scontrare verbalmente finchè una delle due non scoppiava a ridere e tutto si dissolveva come brina al sole.. Che begli anni ci siam passate, eh Nonna..?! Gli ultimi son stati più "rallentati", il moto del nostro universo è rallentato man mano che rallentavi Tu..
Ora che il mio mondo ha perso il perno centrale è tutto così.. rarefatto.. strano.. silenzioso.. l'arrivo dell'autunno casca a pennello.. la nebbiolina, le foglie che cadono, la natura che s'addormenta.. come ti sei addormentata Tu Nonna, all'alba del 15 ottobre del 2010.
Vorrei far conoscere alle persone un pò.... di questa Splendida Nonna Emilia, che tanto mi ha insegnato nel corso della mia vita.
L'argomento che vado a trattare è delicato e particolare, ma a me è stato utile per affrontare con una qualche serenità d'animo, l'idea del "non esserci più".. il pensiero che ci sia una qualche sorta di "liberazione dell'anima dalla materia" un pò mi conforta..
Quando ho letto le prime NDE, ciò che mi ha colpita di più è stata la "domanda" che la maggior parte dei protagonisti si sentiva porre.. "In che modo hai amato e che cosa hai fatto per gli altri?" Tutto ciò che è importante solamente e veramente è l'amore puro che incondizionatamente doniamo, quello che parte dal cuore, che fa tanto bene a chi lo riceve quanto a chi lo da! Poco importano "di là" le onorificenze del nostro mondo moderno e civilizzato ....non i titoli, i trofei, le promozioni o chissà cos'altro.. solo l'amore!
".... NDE... l'espressione near death contiene in sé un richiamo al traguardo della morte, lontano o prossimo che sia, considerato non in senso negativo ma come un segnale che permette di mantenere un orientamento più equilibrato anche nei confronti della vita. Non è necessario pensare spesso alla morte per vivere una vita significativa ed interessante. Non è però intelligente vivere l'esperienza umana come se non dovesse avere mai termine, anche perché le diverse fasi della vita (infanzia, adolescenza, gioventù, maturità, anzianità e vecchiaia) ci fanno toccare con mano, con le loro trasformazioni, la relatività dell'esperienza umana: quando la maggior parte degli anni dell'esistenza terrena sono trascorsi, diventiamo consapevoli del fatto che la vita è un fenomeno di trasformazione, nel quale ciascuna fase comporta alcune perdite ed implica prospettive diverse e nuovi significati, aprendo in qualche caso anche nuove porte. Non vale pertanto la pena, né ha molto senso, restare ancorati – come fanno molti – ad una fase della vita come se si temesse di perdere, con quella, ogni valore. " >>>>
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