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Articolo del 12 gennaio 2010
Il 2010 dell'Aidaa – Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente – si è aperto con la nascita di un Sindacato dei diritti degli animali.
È questo il nome scelto per un'iniziativa che intende tutelare proprio chi non può difendersi, cioè gli animali che, per quanto non dotati di parola e normalmente asserviti ai bisogni dell'uomo, hanno comunque dei diritti.
Diritti che devono essere garantiti, ma forse prima ancora fatti conoscere: è per questo che l'Aidaa chiama a raccolta volontari su base regionale, in particolare veterinari, etologi ed avvocati.
Due le linee sulle quali intende muoversi l'Associazione: il primo obiettivo è promuovere la protezione degli animali da lavoro e da reddito, al fine di garantire loro migliori condizioni di vita, in particolare promulgando una “carta dei diritti degli equidi da lavoro”.
Il secondo obiettivo, più ambizioso perché comporterebbe un importante cambiamento culturale, è quello di estendere lo status di “animali d'affezione” anche ai cavalli e ai conigli in modo da arrivare a vietarne la macellazione.
Attualmente, infatti, ad essere considerati animali d'affezione dalla nostra legislazione sono principalmente cani e gatti, oltre ai piccoli volatili e roditori che consideriamo abitualmente come animali da compagnia, da tenere in casa.
"Il nostro primo obiettivo è quello di migliorare le condizioni di vita di tutti gli animali e non solo di quelli di affezione – dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA – per questo motivo apriamo questa nuova branca di attività di AIDAA. L'idea è molto semplice: da una parte si tratta di promuovere nuove specie di animali di affezione arrivando per quanto riguarda i conigli e i cavalli al divieto di macellazione. Mentre per quanto riguarda le altre specie e razze il nostro obiettivo è quello di migliorare le condizioni di vita ed inserire alcuni singoli diritti anche a favore degli animali da lavoro, partendo dal riconoscimento de-facto dello status attuale fino ad arrivare ad una sempre maggior cultura e promozione della tutela e del diritto alla vita anche degli animali”.
Va purtroppo detto però che, pur esistendo articoli del nostro codice penale che prescrivono pene per maltrattamenti, abusi e abbandoni, questi reati rimangono troppo spesso impuniti, oppure comportano pene ridicole.
Anche per questo motivo l'Aidaa offre sportelli e servizi legali ad hoc e anche un Tribunale degli Animali: quest'ultimo interviene con consulenze gratuite oppure con un servizio di conciliazione o una camera arbitrale su richiesta di tutti i cittadini italiani (o residenti in Italia) che ritengono di avere bisogno dell'aiuto di legali per delle vicende riguardanti qualsiasi tipo di animale, sia esso domestico, d'allevamento o selvatico.
Fonte
www.terranauta.it