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Il 70% circa di un organismo umano è composto d'acqua, il 70% della superficie terrestre è composta d'acqua.
Ognuno di noi consuma circa 250 litri di acqua al giorno, naturalmente non solo in modo diretto. E' poco conosciuto il dato sconvolgente che riguarda la media di 20.000 litri di acqua per produrre 1 kg di carne, alcune centinaia per 1 kg di frutta e verdura, molte migliaia per produrre 1 kg di acciaio o di plastica... []
L’allevamento è responsabile di circa il 45% dei consumi globali di acqua dolce, l’agricoltura di circa il 30% ed il 20% è consumato dall’industria: la costruzione di un’automobile consuma più di 1.000.000 di litri d’acqua.
I consumi domestici superano di poco il 5%.
L’acqua è uno degli elementi fondamentali per moltissime culture antiche, insieme alla terra, all’aria ed al fuoco. Mediamente gli organismi che vivono sulla terra sono composti per circa due terzi d'acqua salina di composizione simile a quella del mare. Tutte le nostre cellule sono immerse in questo liquido interstiziale da cui ricavano i nutrienti e in cui scaricano i rifiuti. E' per questo che ci dicono che dobbiamo bere almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno.. però nessuno mi aveva mai specificato che non tutte le acque sono uguali e che l'acqua ha delle proprietà che tende a perdere nei lunghi viaggi e travagli che affronta per arrivare fino a noi (approfondisci).
Di energia dell'acqua si occupa da anni il dott. Masaru Emoto, che ha trovato un suo metodo particolare per dimostrare che l'acqua "assorbe" le vibrazioni con cui viene a contatto. (approfondisci).
ENERGIA DELL'ACQUA
Come è noto, l'acqua è formata da molecole H2O (2 atomi di idrogeno, 1 di ossigeno).
In natura, nell'acqua che scorre o comunque si muove (correnti, moto ondoso), il flusso ondulatorio, salti, vortici costituiscono un "lavoro" (di attrito, pressione, ecc.) che produce energia e polarizza le molecole, cioè dà loro una
carica elettrica, formando due poli (come nelle calamite): gli atomi di idrogeno prendono carica positiva, l'ossigeno negativa.
Quindi le molecole si attraggono collegando i due atomi di idrogeno di una a quello di ossigeno di altre due (ponti idrogeno) e, data la disposizione spaziale a V con angolo di circa 107° dei tre atomi, formano strutture tridimensionali a base tetraedrica.
A tutti gli effetti sono strutture cristalline liquide (a 0° si solidificano e le vediamo facilmente al microscopio sotto forma di neve e ghiaccio: ma se illuminate con luce ultravioletta, in campo scuro, le vediamo anche allo stato liquido).
I cristalli d'acqua si comportano come tutti i cristalli: possono entrare in risonanza con onde elettromagnetiche che li colpiscono e conservarne la configurazione di energia con tutte le relative informazioni, e trasmetterle ad altre strutture cristalline con cui entrano in contatto.
E' la cosiddetta "memoria dell'acqua", oggetto di tante controversie ed anche osteggiata.
La memoria dei computer è proprio basata sulle strutture microcristalline dei chips, ed è nota la cristallo-terapia, basata sulla interazione energetica, cioè scambi di onde elettromagnetiche, fra organismi viventi e cristalli. Quindi l'acqua, a parte i soluti (sostanze disciolte dal suo potere solvente), è in grado di trattenere le informazioni provenienti anche da sostanze insolubili.
Ma le emanazioni energetiche di queste SONO le sostanze stesse. Ecco che in campi come l'omeopatia possiamo constatare che l'acqua, purchè dinamizzata in modo da avere struttura cristallina, trattiene l'energia uscita dalla sostanza in diluizione anche quando questa non è più presente materialmente (dopo 20-30 diluizioni). In effetti ci curiamo con l'energia, le onde elettromagnetiche con la esatta lunghezza d'onda - frequenza - che è caratteristica di quella sostanza.
Se cambia la frequenza si è di fronte ad un'altra sostanza, e teoricamente si può fare applicando un determinato campo di energia: il che ricorda la trasmutazione degli alchimisti.
Ma la cosa avviene in natura: ad esempio, sotto un forte campo magnetico il carbonato di calcio cristallizza come aragonite invece che come calcite, e lo si vede nelle grotte con acque sotterranee.
Per contro, possiamo essere danneggiati, patologie più o meno gravi, da un'acqua che trasporti energia per noi negativa (es.: emanazioni del piombo, radianze di forti campi elettromagnetici, ecc.).
Perché l'acqua possa trasportare energia, occorre dunque che mantenga la struttura cristallina. Ma se non si può muovere in modo naturale o sta ferma, la carica si esaurisce, le molecole si depolarizzano, le catene, e quindi i cristalli, si disfano: così l'acqua sotto pressione negli acquedotti, nei tubi (flusso laminare) o ferma a lungo ed esposta a calore, in bottiglia o comunque stagnante, "muore".
Se noi beviamo acqua morta riceviamo un danno, perché si abbassa il livello di energia dell'acqua organica che E' IL NOSTRO CORPO per oltre il 70%.
Si può ridare energia a un'acqua che l'abbia persa? Si, si può. Dinamizzandola a lungo o mettendola in contatto con fonti di energia che la possano ricaricare. Ma il massimo è poterle dare anche informazioni che abbiano effetti benefici (o addirittura terapeutici) sull'organismo.
Fonti:
www.salutenatura.com
www.progettoscudo.it
LETTURE
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Il DEVAJAL è un tubo generatore di vortici con doppia filettatura studiato per dinamizzare l’acqua facendola passare da una bottiglia all’altra. Seguendo le intuizioni e le ricerche di Masaru Emoto sui cristalli di acqua congelata, su di esso sono state stampate le parole “Amore e Gratitudine” in varie lingue. Copiare dalla natura che crea, sviluppa e purifica anche con forme di movimento a spirale. Le galassie, il nostro sistema planetario, i cicloni, il sangue e l’acqua nel loro scorrere formano vortici. Il vortice esprime nello stesso tempo una forza centripeta di concentrazione, di energia YIN coerente e portatrice di vita ed una forza centrifuga di espansione e di energia YANG purificatrice e rigeneratrice. []