Storia
Spitz Tedesco Nano/Pomerania/Volpino di Pomerania, è il nome correntemente utilizzato per questa razza canina ma originariamente era conosciuto come Loulou, antico nome attribuito agli Spitz.
Abbiamo precedentemente specificato che discende dallo Spitz di taglia Grande che a sua volta discende dal Canis Familiaris Palustris o Cane della torbiera.
Il ritrovamento di ossa fossili, sculture e pitture rupestri hanno testimoniato che, in epoca preistorica, il canis palustris era particolarmente diffuso in Europa, Asia ed Africa dove ha generato lo Spitz (originariamente di taglia media che poteva pesare fino a 14 chili).
Lo Spitz era prevalentemente diffuso nei villaggi palustri ed il suo compito era quello di guardiano del gregge o di sentinella dell’abitato, per via della sua robustezza, del suo carattere possessivo, diffidente verso gli estranei e molto coraggioso.
Il ruolo prestigioso di cane da compagnia, lo Spitz, se l’è guadagnato nel tempo ed in particolare dal 1800 in poi ci fu una rapida diffusione di questa razza canina fra i ceti nobiliari e gli artisti, citiamo ad esempio: Mozart, Michelangelo e Giuseppina di Francia. L’apice della sua fama arrivò in Inghilterra poiché fu introdotto a corte dalla regina Charlotte e nel XVIII secolo da re Giorgio III ne fece un cane da salotto.
Ne rimase affascinata la regina Vittoria che però mirava a miniaturizzare la razza per renderla più gradevole e particolare, non a caso fu la prima a fondare un canile per gli Spitz (le cui razze migliori venivano selezionate in Pomerania) con la precisa indicazione che i cani generati non superassero i 5 kg.
Ebbene, si presentò l’occasione di miniaturizzare la razza durante un viaggio a Firenze nel 1888: la regina Vittoria rimase molto colpita dal Volpino Italiano e lo fece accoppiare con il suo Spitz dando origine alla razza Volpino di Pomerania o Spitz tedesco nano.
A questo proposito dunque il Pomerania ha dato luogo a delle controversie: l’Inghilterra sostiene d’esser stata l’artefice della razza ma lo sostiene anche la Germania, che nel 1899 dichiarò il Volpino di Pomerania razza nazionale.
Nel 1960 intervenne la Federazione Cinofila Internazionale attribuendo la paternità della razza alla Germania e indicando i fattori di riferimento con cui si doveva distinguere il "Volpino in miniatura" dallo Spitz (come riportato nell’introduzione) raggruppando quest’ultimo in cinque categorie:
Wolfspitz/Keeshond 49cm +/- 6 cm
Grossspizt 46 cm +- 4 cm (Spitz Grande)
Mittelspitz 34 cm +/- 4 cm (Spitz Medio)
Kleinspitz 26 cm +/- 3 cm (Spitz Piccolo)
Pomerania/Deutscher Zwergspitz 20 cm +/- 2 cm (Spitz Nano)
Occorre sottolineare che la taglia successiva al nano, lo Spitz Tedesco Piccolo/Kleinspitz ha le stesse caratteristiche del nano, cambia solo in altezza, spesso neanche in peso, molte volte ci si ritrova con uno spitz piccolo piuttosto che nano, proprio perchè questa razza è stata selezionata dalla mano umana e il nano proviene dal piccolo.
Non si tratta di una enorme differenza, anzi pochi cm in più rendono lo spitz tedesco piccolo/kleinspitz perfettamente adatto alle famiglie, con la stessa bellezza, stessa tipologia di pelo, e più facilmente reperibile rispetto al nano.
Caratteristiche fisiche
Lo Spitz Tedesco Nano/Pomerania è una razza canina di piccola taglia che raggiunge al massimo i 22 centimetri di altezza e può pesare fino a 4 chili (si precisa che il peso non è indicatore di taglia e che solo la misurazione dell'altezza stabilisce la taglia).
Si caratterizza per la figura raccolta, aggraziata ed elegante ed il mantello molto folto soprattutto attorno alla testa.
Il cranio: di media misura dello Spitz, vista dal di sopra, appare più ampia nella zona posteriore e si assottiglia a forma di cuneo fino alla punta del naso.
Le mascelle hanno la classica chiusura a forbice e le guance accennano una rotondità.
La dentatura dev’essere sempre perfetta e completa (un requisito fondamentale per far concorrere il cane nei concorsi di bellezza).
Le orecchie: piccoli sono inseriti alti e relativamente ravvicinati; sono triangolari e appuntiti; sono sempre portati eretti, rigidi alle punte.
Gli occhi: di media grandezza, forma allungata, leggermente obliqui e scuri.
Le palpebre sono nere in tutti i colori del mantello; marroni scuro negli Spitz marroni, lo sguardo è intelligente e attento.
Il collo: di media lunghezza, è largo all’inserzione nelle spalle, leggermente arcuato senza pelle rilasciata alla gola, e ricoperto da un pelo fitto e abbondante che forma una largo collare
Le zampe anteriori: sono dritte, la spalla muscolosa, il gomito aderente al torace, la scapola lunga ed obliqua mentre il piede è piccolo, rotondo, con dita arcuate.
Il dorso: è dritto, la groppa ampia e corta non avvallata, il rene è raccolto, il ventre misuratamente retratto.
Il torace: è proporzionato, profondo con le costole ben delineate ed il petto sviluppato. La muscolatura è forte e ben sviluppata.
Le zampe posteriori: sono dritte, parallele, muscolose ed il ginocchio presenta una buona articolazione forte.
La coda: è di media lunghezza, folta, girata verso la schiena quindi portata sul dorso.
Il mantello: complessivamente è molto folto e lungo, lucido con un sottopelo corto e fitto. Sulla testa è corto e vellutato.
I colori variano: nero, bianco, marrone, arancio, grigio, rosso, crema ma sempre in tinte unicolore o bicolore (particolor)
Il trotto: è leggero, aggraziato ed elastico.
Difetti:
Anche lo Spitz nano come tanti altri cani può presentare dei difetti: arti sproporzionati, dentatura difettosa, tartufo depigmentato, testa piatta, occhi grandi, unghie e occhi chiari, trotto sgraziato.
In particolare il cane non viene ammesso nei concorsi di bellezza se presenta anche: prognatismo, enognatismo, orecchio mozzato, monorchidismo e criptorchidismo.
Carattere
Sappiamo dunque che, gli antenati del "Volpino di Pomerania", erano considerati degli ottimi guardiani per via della robustezza fisica, al suo straordinario udito ed olfatto, ma soprattutto per il carattere forte, leale e la spiccata intelligenza.
Si nota subito infatti il particolare attaccamento che lo Spitz Tedesco Nano/Pomerania (idem per le rimanenti taglie) sviluppa verso i membri della famiglia, solitamente ne sceglie uno in particolare, e quindi la diffidenza che manifesta verso gli estranei.
I tratti prevalenti del suo carattere sono: l’allegria e l’amicizia, la docilità.
Queste qualità hanno fatto del Pomerania un cane d’appartamento, perfetto per chi non tollera la solitudine, per chi desidera un cane pur avendo poco spazio e per chi cerca un compagno fedele, pulito ed ubbidiente.
Lo Spitz Tedesco nano soprattutto ha un bisogno costante di affetto ed attenzioni e questo lo rende un ottimo cane per gli anziani, come abbiamo visto inoltre segnala subito la presenza di estranei.
Il Pomerania può convivere con altri animali e non è particolarmente indicato ai bambini piccoli proprio per la loro delicatezza, si tenga presente che può tendere alla prepotenza ed alla gelosia se viziato ed educato male.
Il carattere dello Spitz nano si forma prevalentemente nei primi 15 giorni di vita, ragion per cui in questo periodo deve ricevere molti stimoli positivi dalla madre e da chi lo alleva quali cure e carezze.
Successivamente gli si devono imporre, in modo dolce ma fermo, delle regole; si tenga presente che è un cane molto ricettivo ma anche molto furbo.
Fonte: www.cani.it