IO CI SONO - Il mio mondo

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IO CI SONO


Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco.
"Cosa credi di fare!" Gli chiese il leone.
"Vado a spegnere l'incendio!" Rispose il piccolo volatile.
"Con una goccia d'acqua?" Disse il leone con un sogghigno di irrisione.
Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: "Io faccio la mia parte!".



Questo è il testo del messaggio che viene spedito, aderendo alla campagna:


Signor Presidente,

Negli ultimi anni milioni di persone in tutto il mondo sono scese nelle strade del proprio Paese per testimoniare in difesa della Pace e della Democrazia.

Molte cose sono cambiate in pochi anni, è ormai diffusa la consapevolezza di vivere la conclusione di un'epoca e la nascita di una nuova Cultura che produrrà un mondo, magari ancora difficile da immaginare, ma certamente meno ingiusto e pericoloso di quello attuale.

Le nuove conoscenze sul mondo come Sistema attivo e autostabilizzante (la Teoria di Gaia) ci obbligano a rinunciare alle ingenuità del Meccanicismo cartesiano in cui l'uomo è padrone del Pianeta e traguardo finale di un'evoluzione basata sull'affermazione del più forte.

Siamo anche noi soltanto un passaggio di un'evoluzione basata su una sostanziale collaborazione di ogni singolo elemento con tutti gli altri e di tutti con l'intero Sistema. Tutto il nostro presunto sapere, tutta la nostra presunta superiorità, tutta la nostra presunta forza, condurranno l'intero Sistema al collasso... entro questo secolo!

Se il mondo è un Sistema di cui noi siamo solo una parte è obbligo, per ogni nostro comportamento, preoccuparci dei suoi effetti sulla stabilità e sulla capacità di rigenerazione delle energie del Pianeta.

Per la prima volta, dai tempi del Meccanicismo, abbiamo a disposizione una Concezione del mondo capace di modificare radicalmente il nostro modello di pensiero: ora sappiamo che per costruire la Pace occorre essere capaci di pensare la Pace. Poter sopravvivere in un Sistema significa rispettarlo e rispettare le sue singole parti... è immaginabile ottenere la Pace se non in questo modo?

Ho condiviso tutte le imponenti manifestazioni per la Pace degli ultimi anni, ma ormai so che manifestare non basta più. Anche parlare, non basta più. So che la mia stessa vita deve diventare un atto politico.

La nostra relazione con il mondo passa attraverso i nostri consumi, se non modifichiamo il nostro stile di vita e non accettiamo di redistribuire le risorse in maniera equa tra le componenti umane, se non rispettiamo le necessità del Sistema e non riconosciamo a tutte le forme viventi il diritto alla sopravvivenza e al rispetto... non sarà mai possibile nessuna Pace.

Oggi la mia vita comincia a cambiare: comunico a Lei, Signor Presidente, alle Istituzioni della Repubblica, alle forze politiche, alla stampa che per almeno un giorno alla settimana mi impegno a praticare un consumo equo e sostenibile!

Sto cambiando, in maniera consapevole, il mio modo di pensare: non immagino di fare grandi cose, come non lo immagino quando partecipo ad una manifestazione, per il momento mi accontento di cominciare, un solo giorno alla settimana modificherò la mia alimentazione rinunciando a tutti i prodotti animali, prodotti che tanta parte hanno nella distruzione del Pianeta, nelle sofferenze degli umani, nelle atrocità commesse sugli altri animali. Lentamente, molte altre abitudini cambieranno nei miei consumi.

Per almeno un giorno alla settimana la mia stessa vita sarà un atto politico (in unione con quello di tante altre persone) contro un sistema sociale che in maniera sempre più evidente non rappresenta più nessuno.

Sarà un atto politico per pensare ed essere la Pace: i soldati della Pace non hanno bisogno delle divise, né delle armi... vivono in maniera tale da svuotare di significato guerre e terrorismi.

Signor Presidente, sarebbe entusiasmante, leggere anche la Sua partecipazione alla Campagna "Io faccio la mia parte", non è difficile un consumo equo e sostenibile per un solo giorno alla settimana!

Buon lavoro!

I DESTINATARI DEL MESSAGGIO:
ISTITUZIONI: Presidente della Repubblica - Senato - Camera dei Deputati - Presidenza del Consiglio Ministri - Capigruppo alla Camera
PARTITI: Alleanza Nazionale - CCD - Democratici per l'Ulivo - Democratici di Sinistra - Forza Italia - Lega Nord - Partito dei comunisti italiani - Partito Radicale - Rifondazione Comunista - Verdi
STAMPA: Ansa - Corriere della Sera - Il Manifesto - La Repubblica - La Stampa - L'Espresso - Liberazione - L'unità - Mediaset - Panorama - Radio Popolare Milano - Rai TV - Report





Campagna "Io faccio la mia parte!"


ALMENO UN GIORNO ALLA SETTIMANA PER UN CONSUMO EQUO E SOSTENIBILE



COME SI PARTECIPA ALLA CAMPAGNA
1 - Ognuno si sceglie un giorno della settimana per praticare un consumo equo e sostenibile
Sarebbe stato inutile decidere un giorno uguale per tutti, abbiamo tutti vite diverse, ognuno potrà scegliere il giorno più adatto alle proprie necessità e ai propri impegni;

2 - In quel giorno ti impegni (con te stesso) a modificare la tua alimentazione
Nel giorno della settimana che abbiamo scelto come il nostro giorno per un consumo equo e sostenibile non mangeremo prodotti di derivazione animale, così diminuiremo la nostra Impronta Ecologica di almeno un terzo;

3 - Se vuoi farlo, puoi impegnarti anche in altre scelte di consumo equo e sostenibile
Chi vorrà, potrà decidere ulteriori modifiche ai propri consumi (nel giorno scelto) mentre compila il modulo di partecipazione alla Campagna "Io faccio la mia parte!";

4 - La Campagna "Io faccio la mia parte!" non ha limiti di tempo
Sarà una specie di piccolo Movimento che ci permetterà di fare politica non solo nelle riunioni, nei luoghi di studio e di lavoro, nelle manifestazioni, ma con la nostra stessa vita. Chi partecipa si impegna a diffondere e propagandare i contenuti della Campagna tra i famigliari, gli amici, i colleghi, i compagni di Partito, ecc.


COSA SIGNIFICA:
Almeno un giorno alla settimana per un consumo equo e sostenibile?

Significa una cosa che ormai sappiamo tutti: con il nostro modo di pensare, di vivere, di consumare, noi siamo corresponsabili del sistema sociale in cui viviamo e la cui stupidità e ingiustizia contestiamo. Modificare il nostro stile di vita, cambiare (e limitare!) i nostri consumi non è cosa facile ma... è cosa indispensabile.

Sappiamo che i cambiamenti nella storia avvengono con molta lentezza, ma sappiamo anche che prima o poi bisogna decidersi se davvero si vuole cambiare. Per questo, per cominciare a cambiare, proponiamo di praticare uno stile di vita corretto almeno per un giorno alla settimana, in quel giorno il primo passo da fare è, a nostro avviso, modificare la nostra alimentazione.

Per nutrirci, noi (letteralmente) consumiamo il mondo, possiamo farlo con intelligenza scegliendo alimenti la cui produzione non distrugga il Pianeta, oppure continuando con la nostra attuale dieta a base di carne e derivati producendo deforestazione, desertificazione, inquinamento chimico, sprecando quantità enormi di energia, di acqua, inquinando le falde, colonizzando i paesi più poveri, strappando loro i cibi vegetali che sarebbero utili per la loro alimentazione, causando il disastro della fame, giustificando le multinazionali che producono OGM, mantenendo gli squilibri tra paesi poveri e paesi ricchi con le conseguenze che tutti siamo in grado di valutare.

E' inutile manifestare per la pace se non costruiamo le condizioni per la pace!

Eliminare, per un solo giorno alla settimana, i cibi di derivazione animale dalla nostra dieta è solo la condizione di base per aderire alla Campagna "Io faccio la mia parte!", chi vorrà potrà impegnarsi a consumare in maniera politicamente intelligente anche in altri settori: muoversi solo con i trasporti pubblici, non comprare nei grandi magazzini, acquistare solo prodotti biologici, ecc


PERCHE' LA CAMPAGNA: "Io faccio la mia parte!"?
- Perché cambiare da soli è difficile e poco utile, se lo facciamo insieme sarà più semplice... e più politico.

- Perché cambiare insieme è più facile: abbiamo aperto un Forum e una Lista di discussione riservata a coloro che partecipano alla Campagna, abbiamo preparato del materiale di informazione che potrà essere stampato e distribuito, forniremo menù e cercheremo soluzioni comuni perché la nostra giornata settimanale di consumo equo e sostenibile sia davvero un atto collettivo e piacevole!

- Perché nessuno riesce ad ammettere la verità, tutti parlano di inquinamento, di sostenibilità ma nessuno (nessuna Organizzazione) dice chiaramente che noi facciamo Politica tutti i giorni con il nostro modo di vivere. Anche chi si occupa dei consumi non ha il coraggio di indicare l'alimentazione come la causa principale di distruzione del Pianeta, confondendo (per esempio) le confezioni con il contenuto o i trasporti con ciò che viene trasportato!


COMPILA IL MODULO PER PARTECIPARE ALLA CAMPAGNA



GLI EFFETTI CONCRETI DELLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE!"
Partiamo dai dati riguardanti il consumo medio procapite italiano di carne, calcoliamo di quanto mediamente si riduce il consumo di carne rinunciandovi per un solo giorno alla settimana e “scomponiamo” questa quantità di carne nelle varie componenti che caratterizzano tutto il processo produttivo: dalla quantità di cereali ed acqua necessari alla produzione, alle emissioni di Co2 e metano. (1)


GLI EFFETTI SUL CONSUMO DI CARNE
Consumo procapite di carne, in Italia, nel 2002 in kg: Avicola 18,6 - Suina 36,8 - Bovina 24 - Totale 79,4. Un italiano medio che aderisce alla campagna, riduce del 14,25% (52 giorni su 365) il suo consumo annuo di carne, cioè di 11,31 Kg.

Per produrre carne, è necessario alimentare gli animali con mangimi proteici: essenzialmente cereali e soia. Per produrre 11,31 Kg di carne, sono necessari 96,7 Kg fra cereali e soia. Questa è la quantità di cibi vegetali che viene risparmiata da ogni aderente alla Campagna.

Riducendo in media di 11,31 Kg il consumo di carne, si liberano 400 m2 di terreno che non devono più fornire mangimi per gli animali. Questo terreno può produrre potenzialmente: Carote: 1.360,7 Kg - Patate: 1.814,3 Kg - Pomodori: 2.267,9 Kg... e molto altro! (2)


ACQUA, IL RISPARMIO È ECLATANTE!
La zootecnia è un industria particolarmente avida d’acqua. Per produrre gli 11,31 Kg di carne risparmiati dalla Campagna sono necessari ben 581.509 Litri d’acqua! Questa quantità d’acqua, potrebbe fornire, alternativamente: Pomodori: 1.356 kg - Patate: 1.308 kg - Frumento: 1.258 kg - Carote: 945 kg.

Per capire effettivamente di quali quantità stiamo parlando, è necessario sapere che il consumo italiano medio di acqua riconducibile esclusivamente alle abitazioni, si aggira sui 70.000 litri procapite all’anno (3).

Un dato che impallidisce rispetto alla quantità d’acqua necessaria alla produzione della carne consumata solamente per un giorno alla settimana nell’arco di un anno! Questo significa che la crisi idrica, da cui l’Italia non è esente (4), si può governare solo se agiremo anche sulla nostra dieta.


ENERGIA FOSSILE NON USATA
L’energia necessaria per produrre 11,31 chili di carne da animali nutriti con grano è quella fornita da 85,5 litri di carburante. Certo, anche l’agricoltura è un industria basata sul petrolio, ma...
- La percentuale di ritorno energetico (come energia alimentare per energia fossile consumata) del più efficiente allevamento per la produzione di carne è 34.5%
- La percentuale di ritorno energetico (come energia alimentare per energia fossile consumata) della meno efficiente coltivazione di vegetali è 328% (5).

Si può quindi affermare che l’efficienza della produzione di carne è 10 volte inferiore di quella della produzione di vegetali e che rinunciando a consumare 11,31 Kg di carne all’anno, si risparmiano almeno 76,35 litri di carburante. Si ha quindi un aumento di efficienza di circa il 90%!

Riassumendo, l’energia consumata per produrre l’equivalente nutrizionale di 11,31 Kg di carne è fornita da 9,15 litri di benzina. Ci troviamo di fronte ad un aumento dell’efficienza del nostro carburante (il cibo) di circa il 90%!


RIDUZIONE DEI GAS SERRA
Cosa significa questa riduzione di energia utilizzata per la produzione dei nostri alimenti? La combustione di 1 litro di carburante produce 2,5 kg di anidride carbonica (Co2), moltiplicando per i 76,35 litri di carburante che risparmiamo, abbiamo 190,88 Kg di Co2 che non immettiamo nell’atmosfera. Inoltre, valgono i seguenti dati: Emissione media di Co2 di un’auto: 167g/Km.

Significa che ogni aderente alla Campagna riduce di 190,88 Kg la propria quota di emissione di gas serra, pari alle emissioni di un viaggio di 1143 Km in automobile (6).

Vengono inoltre ridotte le emissioni di metano di 5,7 Kg.


E' TUTTO?
No! Fino ad ora non abbiamo parlato dell’impatto del consumo di latticini e uova. Tutti questi dati sono quindi da considerarsi una stima per difetto della situazione reale!





Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo
M.Gandhi


 
 
 
 
 
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